Raspo uva – cos’è e a cosa serve
Scopri il raspo uva, la sua funzione e perché è importante nella vinificazione. Informazioni semplici e utili per conoscerlo meglio.
Il raspo dell’uva è la struttura legnosa che sostiene gli acini, formando una sorta di scheletro del grappolo. È composto da un peduncolo principale e da ramificazioni più sottili che tengono unite le bacche. Spesso, quando si parla di grappolo d’uva, si pensa solo agli acini, ma in realtà il raspo svolge un ruolo fondamentale.
Che cos’è il raspo dell’uva
Il raspo è il supporto che mantiene insieme gli acini di uva. Ha una consistenza legnosa e contiene sostanze come tannini e acqua. In viticoltura viene chiamato anche “rachide” e si distingue per la sua forma ramificata, simile a un piccolo albero capovolto.
Il ruolo del raspo nella vinificazione
Durante la raccolta e la vinificazione, la presenza del raspo può influenzare il vino. In alcuni casi viene eliminato per ottenere un gusto più morbido, mentre in altri viene mantenuto per dare struttura e freschezza, grazie ai tannini che rilascia. La scelta dipende dal tipo di vino che si vuole produrre e dal vitigno utilizzato.
Differenza tra raspo e acini
Mentre gli acini contengono la polpa, la buccia e i semi, il raspo è solo la parte di sostegno. Non viene consumato fresco, ma ha un’importanza tecnica e agronomica. È infatti ciò che permette al grappolo di crescere in modo ordinato sulla pianta.
Curiosità sul raspo
Il raspo rappresenta circa il 3-7% del peso totale del grappolo. Nella produzione di vini rossi strutturati può contribuire a dare colore e longevità al prodotto finale.
Il raspo si chiama anche rachide o graspo.
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Rachide è il termine più tecnico, usato soprattutto in viticoltura ed enologia.
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Graspo è invece un termine più popolare e dialettale, utilizzato in diverse zone d’Italia.
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