Raspo uva – cos’è e a cosa serve
Scopri il raspo uva, la sua funzione e perché è importante nella vinificazione. Informazioni semplici e utili per conoscerlo meglio.
Il raspo dell’uva è la struttura legnosa che sostiene gli acini, formando una sorta di scheletro del grappolo. È composto da un peduncolo principale e da ramificazioni più sottili che tengono unite le bacche. Spesso, quando si parla di grappolo d’uva, si pensa solo agli acini, ma in realtà il raspo svolge un ruolo fondamentale.
📘 Novità: Libro "Natale da Colorare"
Un libro divertente e rilassante, perfetto per bambini di tutte le età. Ideale per insegnanti, genitori e attività creative nella scuola dell’infanzia e primaria.
👉 Vai al libro su Amazon
Che cos’è il raspo dell’uva
Il raspo è il supporto che mantiene insieme gli acini di uva. Ha una consistenza legnosa e contiene sostanze come tannini e acqua. In viticoltura viene chiamato anche “rachide” e si distingue per la sua forma ramificata, simile a un piccolo albero capovolto.
Il ruolo del raspo nella vinificazione
Durante la raccolta e la vinificazione, la presenza del raspo può influenzare il vino. In alcuni casi viene eliminato per ottenere un gusto più morbido, mentre in altri viene mantenuto per dare struttura e freschezza, grazie ai tannini che rilascia. La scelta dipende dal tipo di vino che si vuole produrre e dal vitigno utilizzato.
Differenza tra raspo e acini
Mentre gli acini contengono la polpa, la buccia e i semi, il raspo è solo la parte di sostegno. Non viene consumato fresco, ma ha un’importanza tecnica e agronomica. È infatti ciò che permette al grappolo di crescere in modo ordinato sulla pianta.
Curiosità sul raspo
Il raspo rappresenta circa il 3-7% del peso totale del grappolo. Nella produzione di vini rossi strutturati può contribuire a dare colore e longevità al prodotto finale.
Il raspo si chiama anche rachide o graspo.
-
Rachide è il termine più tecnico, usato soprattutto in viticoltura ed enologia.
-
Graspo è invece un termine più popolare e dialettale, utilizzato in diverse zone d’Italia.
Clicca il PDF


